Monthly Archives: novembre 2021

Pubblicazione del volume Don Antonio Della Lucia – sostegno della Fondazione

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Studio sull’opera del grande cooperatore don Antonio Della Lucia e pubblicazione del volume in immagine.
Progetto finanziato dalla fondazione Silla Ghedina.

Il libro, a cura dello studioso Loris Serafini, collaboratore della Fondazione, reca una commovente dedica allo storico Presidente il dott. Gianquinto Perissinotto, che ha lasciato la Fondazione mancando il 10 Giugno 2020.

Una dedica segno di un’amicizia.

 

don Antonio Della Lucia

Figura geniale, riformatore, profeta, educatore, don Antonio Della Lucia non era mai stato studiato in maniera scientifica prima di oggi.

Di lui si sono occupati I giornali dell’epoca e lo storico Ferdinando Tamis. Tuttavia una ricerca vera e propria sulla sua figura non era ancora stata affrontata.

Ci ha pensato il ricercatore e archivista Loris Serafini che, ricostruendo la vita di questo straordinario filantropo, sacerdote e patriota. Basandosi sui documenti conservati presso l’Archivio storico della Pieve di Canale d’Agordo e presso altri archivi – compreso quello centrale dello Stato di Roma – Serafini ha ricostruito le tessere della vita del cavalier Della Lucia partendo dalla sua infanzia trascorsa tra Frassené Agordino – suo paese di origine – e Venezia, città in cui la famiglia si era trasferita per lavorare nell’ambito della produzione del cioccolato.

Parroco carismatico, ottimo predicatore, colto oratore, don Antonio iniziò, accanto alla sua straordinaria opera sociale, pure la sua incisiva opera sociale.

Iniziò dalla parrocchia di San Tomaso, portando a termine l’idea del predecessore, che intendeva istituire un ente in favore dei poveri. Divenuto arciprete e vicario foraneo di Canale d’Agordo e dell’Alto Agordino, don Antonio fondò il primo asilo rurale della provincia di Belluno, lottò per l’emancipazione femminile, creò la prima latteria cooperativa in Italia a Forno di Canale e la Federazione della Latterie Agordine.

Fu nominato membro del Consiglio Superiore dell’Agricoltura dell’omonimo Ministero, unico prete su 50 membri, a partire dal 1894. Nominato dal Re cavaliere del Regno, don Antonio si preoccupò di migliorare le condizioni sociali e spirituali della sua gente.

Fu il formatore degli educatori di Albino Luciani, futuro papa Giovanni Paolo I (la mamma Bortola, il parroco don Filippo Carli), aspetto sottolineato anche dal cardinale Pietro Parolin, nella presentazione dello studio. Coniugò “Marta e Maria”, come rileva nella presentazione il prof. Giuseppe Gullino, già Ordinario di Storia Moderna dell’Università di Padova.

Si occupò con cura dell’emigrazione in Brasile, facendo sì che I suoi parrocchiani trovassero un luogo che li accogliesse, organizzandoli tramite dei contatti che egli aveva in loco.

L’opera corposa, che ripercorre tutta la vita del sacerdote, è stata data alle stampe lo scorso ottobre 2021 ed è in vendita presso l’Associazione Bellunesi nel Mondo di Belluno e presso il Museo Albino Luciani di Canale d’Agordo al prezzo di € 15,00.

Premio 2021 per la miglior scalata dolomitica 2020

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Quest’anno ricorre la 17° Edizione del Premio della Fondazione Silla Ghedina per la migliore via alpinistica aperta nell’anno sulle Dolomiti scelta dalla giuria composta dal Presidente della Fondazione o da un Consigliere delegato e dai Responsabili o loro delegati dei gruppi alpinistici delle Sezioni Bellunesi del CAI: Scoiattoli di Cortina d’Ampezzo, Gruppo Rocciatori del CAI di Feltre, Gruppo Rocciatori del CAI di Zoldo, Scuola di Alpinismo del CAI di Belluno, Ragni di Pieve di Cadore, Rondi del Comelico, Gruppo GIR della Sezione CAI Agordina e Caprioli di San Vito. Il premio, promosso dalla Fondazione, ha voluto soddisfare una delle volontà della signora Silla Ghedina, deceduta nel 2004, di valorizzare attraverso la conoscenza l’ambiente dolomitico.

La giuria dopo una attenta analisi delle 20 vie alpinistiche aperte sulle Dolomiti nel 2020 ha premiato ex-aequo:

“Madre Tierra”

Santiago Padròs e Diego Toigo 30 Gennaio 2020

via invernale sulla Parete Nord Ovest della Rocchetta Alta di Bosconero 2412 m, 660 m M6+/AI 5+

“Il guardiano dei sogni”

Alex Walpoth, Titus Prinoth, Martin Dejori 1-4 Novembre 2020

via sulla Parete Sud della Terza Pala di San Lucano 2355 m, 1400 m VIII+/AO

Con la seguente motivazione.

MADRE TIERRA. Un’attesa di dieci anni e dieci inverni per aspettare le condizioni giuste per una linea effimera da cogliere nel momento giusto. Una salita per pochi riservata a chi ama un alpinismo di ricerca e di sacrificio. Una linea logica di ghiaccio e misto su una delle pareti più rappresentative delle Dolomiti, la Rocchetta Alta di Bosconero.

Il guardiano dei sogni. Uno degli ultimi problemi aperti delle Dolomiti, la grande parete gialla della sud della Terza Pala, trova finalmente la soluzione diretta con questa grande via che percorre prima il lungo e difficile zoccolo basale e poi trova la linea di passaggio sugli strapiombi della parte alta. I tre giovani salitori, ormai grandi conoscitori di queste montagne, hanno dimostrato tenacia, temerarietà e gusto estetico vivendo una grande avventura di quattro giorni in parete.

Dott. Michele Perissinotto

Presidente della Fondazione Silla Ghedina Apollonio Menardi

Premio 2020 per la miglior scalata dolomitica 2019

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Quest’anno ricorre la 16° Edizione del Premio della Fondazione Silla Ghedina per la migliore via alpinistica aperta nell’anno sulle Dolomiti scelta dalla giuria composta dal Presidente della Fondazione o da un Consigliere delegato e dai Responsabili o loro delegati dei gruppi alpinistici delle Sezioni Bellunesi del CAI: Scoiattoli di Cortina d’Ampezzo, Gruppo Rocciatori del CAI di Feltre, Gruppo Rocciatori del CAI di Zoldo, Scuola di Alpinismo del CAI di Belluno, Ragni di Pieve di Cadore, Rondi del Comelico, Gruppo GIR della Sezione CAI Agordina e Caprioli di San Vito. Il premio, promosso dalla Fondazione, ha voluto soddisfare una delle volontà della signora Silla Ghedina, deceduta nel 2004, di valorizzare attraverso la conoscenza l’ambiente dolomitico.

La giuria dopo una attenta analisi delle 19 vie alpinistiche aperte sulle Dolomiti nel 2019 ha premiato ex-aequo:

“DIRETTA QUATTRO GATTI”

aperta nel 2019 da

Diego Dellai, Marco Toldo, Carlo Reghelin

via diretta sulla parete NordOvest dell’Agnèr con sviluppo di 1450 m, VIII e A3 obbl., R3+

Con la seguente motivazione.

er la motivazione e la caparbietà di tentare una linea che rappresentava uno degli ultimi problemi delle grandi Pareti dolomitiche. Riuscire nella salita del grande scudo giallo della parete nord-est dell’Agner in stile impeccabile senza corde fisse e con protezioni tradizionali è stato un bellissimo esempio di come l’Alpinismo moderno possa prendere spunto dai problemi ancora irrisolti dell’alpinismo classico.