Premio 2021 per la miglior scalata dolomitica 2020

By 30 novembre 2021 Giovani, montagna No Comments

Quest’anno ricorre la 17° Edizione del Premio della Fondazione Silla Ghedina per la migliore via alpinistica aperta nell’anno sulle Dolomiti scelta dalla giuria composta dal Presidente della Fondazione o da un Consigliere delegato e dai Responsabili o loro delegati dei gruppi alpinistici delle Sezioni Bellunesi del CAI: Scoiattoli di Cortina d’Ampezzo, Gruppo Rocciatori del CAI di Feltre, Gruppo Rocciatori del CAI di Zoldo, Scuola di Alpinismo del CAI di Belluno, Ragni di Pieve di Cadore, Rondi del Comelico, Gruppo GIR della Sezione CAI Agordina e Caprioli di San Vito. Il premio, promosso dalla Fondazione, ha voluto soddisfare una delle volontà della signora Silla Ghedina, deceduta nel 2004, di valorizzare attraverso la conoscenza l’ambiente dolomitico.

La giuria dopo una attenta analisi delle 20 vie alpinistiche aperte sulle Dolomiti nel 2020 ha premiato ex-aequo:

“Madre Tierra”

Santiago Padròs e Diego Toigo 30 Gennaio 2020

via invernale sulla Parete Nord Ovest della Rocchetta Alta di Bosconero 2412 m, 660 m M6+/AI 5+

“Il guardiano dei sogni”

Alex Walpoth, Titus Prinoth, Martin Dejori 1-4 Novembre 2020

via sulla Parete Sud della Terza Pala di San Lucano 2355 m, 1400 m VIII+/AO

Con la seguente motivazione.

MADRE TIERRA. Un’attesa di dieci anni e dieci inverni per aspettare le condizioni giuste per una linea effimera da cogliere nel momento giusto. Una salita per pochi riservata a chi ama un alpinismo di ricerca e di sacrificio. Una linea logica di ghiaccio e misto su una delle pareti più rappresentative delle Dolomiti, la Rocchetta Alta di Bosconero.

Il guardiano dei sogni. Uno degli ultimi problemi aperti delle Dolomiti, la grande parete gialla della sud della Terza Pala, trova finalmente la soluzione diretta con questa grande via che percorre prima il lungo e difficile zoccolo basale e poi trova la linea di passaggio sugli strapiombi della parte alta. I tre giovani salitori, ormai grandi conoscitori di queste montagne, hanno dimostrato tenacia, temerarietà e gusto estetico vivendo una grande avventura di quattro giorni in parete.

Dott. Michele Perissinotto

Presidente della Fondazione Silla Ghedina Apollonio Menardi