About

La “Fondazione Silla Ghedina”, nata per volontà testamentaria dell’albergatrice cortinese Silla Ghedina Apollonio Menardi, è operativa dal marzo 2005.

E’ stata presieduta per anni dal dott. Gianquinto Perissinotto, grazie al quale sono stati avviati numerosi progetti (parte dei quali raccolti in questo sito).

Attualmente la “Fondazione Silla Ghedina” è così strutturata:

Presidente: avvocato Michele Perissinotto;

Vice Presidente rinominato: avv. Bruno Barel;

Consiglieri:

  1. dottoressa Angela Alberti (membro nominato dalle Regole di Cortina d’Ampezzo);
  2. dottoressa Paola Coletti (assessore Istruzione/politiche giovanili del Comune di Cortina d’Ampezzo, nominata dal Comune di Cortina);
  3. Paola Valle (membro del CAI di Cortina, nominata dal CAI Veneto).

Membro del neo istituito Comitato Scientifico:

  • dottor Francesco Chiamulera

 

La Fondazione ha lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale, storico, scientifico ed ambientale di Cortina d’Ampezzo e della Regione Dolomitica.

Essa ha promosso e promuove numerose iniziative filantropiche, quali l’erogazione di premi di studio e la valorizzazione di giovani di talento, il restauro di beni artistici, l’organizzazione di eventi ed attività in campo sociale e culturale.

 

Comunicato
Il consiglio direttivo ed i collaboratori della Fondazione Silla Ghedina Apollonio Menardi di Cortina d’Ampezzo si uniscono con estremo dolore ai familiari di Gianquinto Perissinotto, Presidente della Fondazione, scomparso il 10 giugno a Udine, all’età di sessantacinque anni.
È un dispiacere grandissimo dover salutare Gianquinto Perissinotto. Cortina d’Ampezzo e le Dolomiti perdono un filantropo, che attraverso questa Fondazione, da lui guidata ed amministrata fin dalla sua costituzione voluta con lascito testamentario da Silla Ghedina Apollonio Menardi, ha aiutato studenti, insegnanti, associazioni, eventi culturali, ha sostenuto restauri di beni artistici e architettonici, chiese, dipinti, affreschi, borse di studio e progetti scolastici e formativi.
Lettore accanito, di solidi studi classici presso il Liceo Canova di Treviso, Gianquinto Perissinotto per tutta la vita aveva lavorato come dottore commercialista, mantenendo però intatti i suoi vivi, vasti e multiformi interessi culturali, dalla musica all’arte, dalla lirica alla letteratura. Sincero, ironico, rigoroso, esigente, era di una generosità umana indescrivibile. In questi anni, interpretando nobilmente il senso sussidiario di una società che vive grazie all’apporto fecondo dei “corpi intermedi” quali l’associazionismo, aveva scelto di indirizzare la sua attività e il suo ingegno alla filantropia, soprattutto a favore dei più giovani e del patrimonio religioso, artistico e culturale del territorio delle Dolomiti, che amava e frequentava.
Sono innumerevoli le attestazioni di affetto e di stima che testimoniano in queste ore dell’incredibile perdita che viviamo con la scomparsa di Gianquinto Perissinotto. Cercheremo di restare fedeli a uno dei suoi tanti motti: “il meglio è nemico del bene”. Una frase pragmatica e riformista, orientata all’azione, a cui aderiva con la pratica.
Il consiglio direttivo

avv. Bruno Barel

dott. Roberto Cielo
dott. Francesco Chiamulera
dott.ssa Angela Alberti
dott. Christian Bardin
avv. Chiara Perissinotto
E i collaboratori tutti della Fondazione.