Il complesso documentario individuato riveste un notevole interesse, sia dal punto di vista archivistico che storico, per la possibilità che offre di ricostruire la storia e l’organizzazione parrocchiale e foraniale, nonché amministrativa e civile del territorio dell’antica pieve matrice di Canale d’Agordo, parrocchia natale di Papa Giovanni Paolo I (comprendente le odierne parrocchie di Canale d’Agordo, Vallada Agordina, Caviola e Falcade) e della sua antica forania (comprendente le odierne parrocchie di Canale d’Agordo, Vallada Agordina, Falcade, Caviola, Cencenighe Agordino, San Tomaso Agordino, Alleghe, Santa Maria delle Grazie, Caprile, Rocca Pietore e Laste, Selva e Pescul).
L’archivio riveste particolare rilevanza storica anche per la presenza di documenti relativi a Papa Luciani e a padre Felice Cappello (detto “Il confessore di Roma”), dei quali è aperto per entrambi il processo di canonizzazione.
L’archivio è diviso sostanzialmente in 23 fondi:
1. Parrocchia (1361-2004)
2. Fabbriceria (1806-1940)
3. 23 Archivi aggregati di confraternite, istituzioni varie e privati (1581-1978).
Attualmente la documentazione – sebbene riordinata – risulta priva di strumenti di corredo che ne agevolino la consultazione e ne tutelino l’integrità. Gli interventi che si riterrebbe opportuno effettuare riguardano: la realizzazione di un inventario con la descrizione delle unità di confezione (buste e registri).
Tali strumenti verrebbero realizzati con un programma informatico appositamente predisposto: inventario e regesti sarebbero quindi consultabili sia su supporto cartaceo che informatico.
La CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha diffuso presso gli Archivi Diocesani italiani un importante software (chiamato CEIAr) per inventariare gli archivi ecclesiastici secondo quanto previsto dalle più moderne norme internazionali I.S.A.D. e I.S.A.A.R. – rispettivamente International Standard Archival Description e International Standard Archival Authority Record.
Loris Serafini
archivista